Il 1 gennaio 2021 la tanto agognata uscita del Regno Unito dall’UE è divenuta realtà. Per i turisti non cambia molto visto che si potrà viaggiare e permanere sul territorio britannico fino a tre mesi, con la sola differenza che occorre entrare con un passaporto.


La situazione è più complessa per chi intende cercare lavoro in UK entrando come turista.


Il 01 gennaio 2021 infatti è stato ha attivato un nuovo sistema di immigrazione a punti il c.d. points-based immigration system e sarà necessario possedere un visto dai parametri molto rigorosi. I cittadini UE ed extra Ue che intendono lavorare in UK  devono difatti fare una richiesta di visto da valutare sulla base del sistema a punti: il 40% dei punti dipende dall’avere un’offerta di lavoro da parte di un datore di lavoro britannico, il 18% dallo stipendio percepito (deve superare l’importo di 25.600 sterline l’anno) oltre a dover dimostrare di conoscere la lingua inglese di livello B1


Per chi si trova già nella nazione al 31 dicembre 2020, sarà possibile sino alla data del 30.06.2021 avanzare richiesta di residenza permanente o temporanea.  Per i cittadini italiani già residenti ottenere un permesso di soggiorno è più semplice, possono fare richiesta di residenza permanente ma occorre dimostrare di aver vissuto in UK per almeno 5 anni, chi non ha maturato i 5 anni di residenza potrà chiedere la pre-residenza in attesa di chiedere lo status definitivo per aver maturato i 5 anni richiesti.


I cittadini dell’UE non potranno più accedere all’assistenza sanitaria in UK con la tessera sanitaria.


Sono previste agevolazioni per i dottorati di ricerche tanto per residenti che per esterni.


Per studiare nelle università britanniche, gli studenti dell’Unione Europea necessitano di un visto per studio e dovranno pagare la retta universitaria senza le precedenti agevolazioni previste per la cittadinanza europea.